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Firmati 16 contratti di istituto

Servizio comunicazione istituzionale

Venerdì il Consiglio dell'Università ha ratificato la firma di 16 contratti di istituto, sancendo la conclusione di un importante lavoro di strutturazione dell’attività di ricerca. Questi documenti regolano gli indirizzi scientifici, le competenze, l’organizzazione, i membri e i mezzi dei diversi Istituti dell'USI. 

"Gli Istituti sono creati sulla base dell’iniziativa di un gruppo di professori/esse, che condividono un interesse scientifico e desiderano svolgere delle attività accademiche in comune, che vorrebbero fossero riconosciute e sostenute dall’Università" - ci spiega il Prorettore per la ricerca Patrick Gagliardini, che ha svolto un ruolo centrale in questo intenso lavoro di riorganizzazione.  

Le Facoltà sono responsabili per le attività di formazione, mentre gli Istituti hanno principalmente il compito di promuovere e strutturare le attività di ricerca e sviluppo (R&D) e di favorire cooperazioni tra Facoltà diverse, garantendo stabilità nella gestione delle risorse dedicate alla ricerca e favorendo attività di terzo mandato. Il processo di stesura dei contratti degli Istituti, iniziato nel 2017, ha aumentato di intensità negli ultimi mesi allo scopo di sincronizzare i contratti con la pianificazione dell’USI nel quadriennio 2021-24.

"Abbiamo adottato un approccio coordinato" - sottolinea il Rettore dell'USI Boas Erez - "incontrando una novantina di professori, con l'obiettivo di condividere il più largamente possibile gli obiettivi di sviluppo dell’Università".

La figura nell'immagine di copertina rappresenta graficamente la nuova strutturazione dell’USI in Istituti, sostenuti dalle diverse Facoltà. L’area dei cerchi è proporzionale al numero di ricercatori. Ai 16 nuovi contratti firmati si aggiunge l'Istituto di ricerche economiche, le cui attività sono regolate da un contratto di prestazione con il Dipartimento delle finanze e dell'economia del Canton Ticino.