Da Napoli a Zurigo (passando per il Ticino): Alice Vollenweider e la cultura italiana
Istituto di studi italiani
Data d'inizio: 20.10.2012
Data di fine: 21.10.2012
Sabato 20 ottobre 2012
Ore 10.00-13.00
Auditorio, Campus di Lugano
Programma
10.00 Introduzione e saluto di Fabio Pusterla
10.15 Giovanni Orelli, Sul temperamento di Alice
10.30 Alberto Nessi, Lettera a Alice
10.45 Anna Felder, Con Alice, dal diario del Pontormo alla cucina della Toscana
11.00 Antonio Rossi, Il 'Viaggio in Italia' di Alice Vollenweider (appunti su 'San Marco nel nevischio')
Pausa caffé
11.30 Pietro De Marchi, Alice Vollenweider e la letterature dalle Svizzera italiana negli scritti pubblicati sulla NZZ
11.45 Franco Pool, L'incontro con Leopardi
12.00 Barbara Villiger, Alice giornalista
12.15 Rosanna Ambrosi, Le tre amiche italiane del venerdì e Pinchiorri: fotogrammi di un'amicizia
12.30 Evelina Bernasconi-Irene Cappelletti, I libri italiani di Alice Vollenweider: presentazione del fondo luganese
12.45 Conclusione dei lavori di Fabio Pusterla
Alice Vollenweider (1927-2011) è stata scrittrice, critica e traduttrice (soprattutto dall'italiano al tedesco: importanti le sue versioni di Leopardi, Sacchetti e di alcune opere di Natalia Ginzburg e Luigi Malerba). Dopo gli studi a Zurigo e Parigi, si è stabilita per qualche tempo a Napoli, per approfondire la conoscenza e lo studio della letteratura italiana, che sarebbe successivamente diventata, insieme alla riflessione sulla cucina, uno dei suoi prediletti territori di indagine, esplorato in numerose e fortunate opere e in innumerevoli articoli critici, apparsi soprattutto sulla rivista Annabelle e sulle pagine culturali della Neue Zürcher Zeitung.
Proprio in veste di critica letteraria del prestigioso quotidiano zurighese Alice Vollenweider si è a lungo prodigata per dare conto puntualmente dei migliori autori e libri italiani, riservando un'attenzione particolare e affettuosa alla Svizzera italiana, che conosceva bene e dove veniva spesso (aveva casa a Roveredo Grigioni) coltivando numerose amicizie.
Per sua iniziativa e con il suo sostegno, grazie anche alla collaborazione con Hugo Lötscher e con la casa editrice Limmat Verlag, non poche opere prodotte nella Svizzera italiana hanno trovato udienza e ospitalità nella lingua e nella cultura tedesca. Dopo la sua scomparsa, una parte cospicua della sua libreria "italiana" e del suo archivio è stata donata alla Biblioteca dell'USI, dove sono attualmente in corso la catalogazione e lo studio del fondo.